Prime Esperienze

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di Membro VIP di Annunci69.it Passioneterna
15.08.2024    |    400    |    0 6.0
"Arrivai all'appuntamento con qualche minuto di anticipo, ed ero molto teso..."
Ci eravamo conosciuti su un sito di incontri, subito presi in simpatia ancor prima del piacere "fisico" nel vedere le nostre foto, nude o quasi.
Dopo svariati messaggi, battute più o meno piccanti, risate (tante!) avevamo deciso di incontrarci, per poterci guardare negli occhi, sfiorarci reciprocamente la nostra pelle, toccarci, annusarci, finalmente...lei era molto impegnata fra lavoro, studio e compagno ed io non volevo metterle fretta, rispettavo il suo volere, ma
sentivo crescere sempre più la necessità di incontrarla.
E quel giorno finalmente arrivò. Lei era riuscita a liberarsi qualche minuto prima dal lavoro per fare un ape veloce nella zona in cui lavoravo io (per discrezione era meglio allontanarsi dalla "sua zona"). Arrivai all'appuntamento con qualche minuto di anticipo, ed ero molto teso. Le solite domande nella testa "e se dal vivo non le faccio la stessa impressione?" "chissà se le piaccio?" mi innervosivano...finchè, da lontano, non la vidi arrivare. Era vestita con una gonna medio lunga, appena sopra il ginocchio, tacco 12 vertiginoso, una camicetta un pò sbottonata che faceva intravedere le sue forme generose...wow, per un istante mi mancò il fiato, devo ammetterlo.
"Ma ciao, D., come stai?!" "Tutto bene tesoro, e tu? sei uno schianto, complimenti" Dopo i primi saluti, un pochino imbarazzati, cominciammo a parlare, sorseggiando un drink.
Parlammo del più o del meno, un pò come i messaggi scambiati sul sito o via cell...battutine maliziose che pian piano facevano cadere quel velo di inibizione che ognuno possiede al primo appuntamento. Ridevamo e scherzavamo, guardandoci negli occhi, e più passava il tempo, più aumentava il desiderio...
Ad un certo punto, S. si alzò dalla sedia ed avvicinandosi mi sussurrò nell'orecchio "vado a fare la pipì, quando torno andiamo a fare una passeggiata" Una frase banale, ma detta con un tono di voce così sensuale che mi aveva provocato una "reazione" incredibile. La vidi allontanarsi verso la toilette e non aspettai un altro secondo per raggiungerla. Appena aperta la porta dell'avanti bagno la trovai lì, appoggiata alla porta del bagno delle Donne "Allora sei sveglio come speravo...", si mordeva il labbro inferiore ed i suoi occhi parlavano...mi avvicinai e la baciai senza indugiare. Finalmente le nostre labbra si toccavano, le nostre lingue si aggrovigliavano scambiandoci i nostri sapori...neanche il tempo di realizzare e le mie mani le tiravano su la gonna, infilavo le dita nelle sue mutandine e sentivo che era già bagnata. La spinsi nel bagno, chiudendo la porta dietro di me e mi inginocchiai davanti a lei. Le sfilai le mutandine e guardando la sua patatina bella depilata, cominciai a leccarla, prima dalle grandi labbra, poi sempre più dentro, ma senza fretta, volevo che il piacere arrivasse lento...doveva essere quasi un'agonia per lei...una meravigliosa agonia, aspettare che la mia lingua arrivasse nei "punti giusti"...sentivo che ansimava sempre di più. Ero arrivato finalmente al clitoride, lo succhiavo con ingordigia, a volte mordicchiandolo delicatamente. Volevo che mi venisse in bocca, ma mi bloccò di scatto "D. ti prego, ti voglio dentro". Non me lo feci ripetere due volte, mi tirai su, il mio membro era diventato di marmo, abbassai la zip dei pantaloni e lo tirai fuori "Tesoro, è stupendo, altro che foto" esclamò lei, una frase che mi accentuò la voglia di prenderla subito. In un attimo ero dentro di lei, spingendo piano, per non farla venire subito..."Dai amore, fammi sentire Donna" le sue parole mi facevano impazzire, la baciai con forza mentre le afferravo un seno, stringendole il capezzolo turgido. Aumentai il numero di spinte, sentivo che era sempre più bagnata e stava quasi per venire. Ma io non ero ancora pronto, sapevo di durare molto di più, anche se eccitatissimo. Sentii il suo ultimo gemito, il suo "umore" che inondava il mio membro. Mi diede un bacio
di quelli che si ricordano...e mi sussurrò "Adesso tocca a te...". In un attimo era lei in ginocchio che mi succhiava...leccando dai testicoli al glande...con veemenza, senza fermarsi. Era incredibile e sapevo che non sarei durato molto..."Tesoro sto venendo". Lei non si fermò neanche, le venni in bocca, riempiendola del mio sperma.
Mi guardò con quel suo sguardo sbarazzino e malizioso, orgogliosa del suo perfetto "lavoro"...si alzò, ci baciammo di nuovo con trasporto. Mentre ci sistemavamo, ci guardavamo con soddisfazione, la nostra prima volta era stata meravigliosa...e sapevamo entrambi che sarebbe stata la prima di tante...
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